Vittore Carpaccio (Venezia 1460-65 – ivi o Capodistria 1525-26)



San Paolo
Olio su tela, 190x134 cm
Chiesa di San Domenico, Chioggia

In questo dipinto la figura di San Paolo si presenta secondo un'iconografia inconsueta. Il santo tiene aperto un libro in cui è possibile leggere alcuni passaggi della lettera scritta da Paolo ai Galati: "Non io vivo, ma è Cristo che vive in me" (2, 20); "Porto sul mio corpo le stimmate di Gesù Cristo" (6, 17). Queste parole sono esemplificate dal cuore su cui è infitto un crocifisso cui il santo rivolge il suo sguardo. Quasi a voler sottolineare l'importanza dei passi sopra citati anche l'artista utilizza una lettera piegata per scriverci sopra la firma e la data dell'opera (1520). La figura riprende quella già utilizzata per il San Tommaso nel Polittico di Pozzale ma qui svolta in termini di ben maggiore solennità. Dietro la figura dell'apostolo delle genti si scorge un paesaggio minutamente descritto in tutti i suoi dettagli naturalistici.